martedì 12 aprile 2011

meritocrazia

L'altra notte, circa sei mesi fa, ho perso il cellulare: mi è caduto dalla tasca mentre correvo in una via vicino casa mia, nella periferia di Roma. Tornato a casa mi dicono che ha chiamato un ragazzo che diceva di aver trovato il mio cellulare per strada. Faccio il mio numero e risponde il ragazzo, con una voce cupa e nasale ma vivace: "l'ho trovato per terra e l'ho preso..io mo' sto a trastevere se vòi venì s' encontramo qua...sennò quanno te pare...me trovi all'alimentari..c'hai presente quello là..eh sì, bravo..quello! domani sto là tutto er giorno". Sono stato fortunato, penso. Non tanto per il valore del cellulare che sarà sulla ventina di euro, ma perchè non mi dovrò abituare a un cellulare nuovo, non dovrò recuperare i numeri e perché trovare uno che trova il tuo cellulare e te lo ridà fa sempre piacere. Il giorno dopo vado in bici all'alimentari pensando a come farò a riconoscerlo e a cosa dovrò dire, ma mi viene in mente solo una battuta ("a me fai mezz' etto di cellulare grazie"). Non so come fare a ritrovare il ragazzo quindi chiedo al primo non cliente dell'alimentari che vedo: il cassiere. "ciao, io ieri sera ho perso il cellu..", "ah, sei te". Rimango un attimo disorientato: dall'arroganza e dal tono della voce, che non era sicuramente quella di ieri sera. In quell'attimo lui tira fuori il mio telefono e lo lascia cadere sul rullo dove si mettono i prodotti da far passare alla cassa. "Sei stato fortunato, eh. La prossima volta devi sta più attento" aggiunge. "Ammazza quanto sei stronzo", penso mentre prendo il cellulare. "Ringrazia da parte mia il ragazzo che l'ha trovato" dico.

domenica 10 aprile 2011

psicometria

Da un po' di tempo quello che mi appartiene del mondo sensibile riguarda le forme geometriche. A partire dal "panorama" visibile dalla finestra di casa: i palazzi sono parallelepipedi perfetti, illuminati dal sole su una sola facctaia che rischiara un lato: dallo spigolo in poi il colore è più scuro; ma più che i palazzi-80% del panorama- mi catturano le decine di parabole sulla loro cima: perfetti cerchi bianchi, ora affascinanti per quanto brutti. Della caffettiera: la base ottagonale, l'imbuto circolare, la testa circolare ai piedi e col cappello di nuovo ottagonale. I quattro cerchi del gas e la simmetria delle fiamme accese. La caffeina (se è lei) che forma -sulla superficie piatta, nera, omogenea, circolare del caffè in tazzina- spirali; del fumo solo quelle. Dei panni appesi la simmetria dovuta alla simmetria del corpo: anche la natura è geometria, dalle pietre al DNA. Non quello che c'è fuori ma i rombi dell'inferriata o i quadrati minuscoli della zanzariera, lì si ferma la mente se la vista procede. Sarà colpa delle lezioni sul formalismo di Fritz Lang. Sarà colpa del mondo non sensibile: fuori tutto è geometria e tutto ha un disegno. Fuori.
L

martedì 5 aprile 2011

change change change

Oggi, cenando, ho visto la pubblicità della linea di biciclette B'Twin. Non avevo mai visto una pubblicità di una bicicletta. "Questo perché quando in Italia arrivava il televisore, la bici passava di moda!" - ha detto mio padre.
Che la tv abbia le ore contate?